L’energia rimane un tema scottante anche in questo 2023. Nonostante il calo dei consumi e alcuni sforzi per raggiungere una maggior efficienza energetica il futuro è ancora in chiaro scuro.
Analizziamo alcuni dati relativi al primo trimestre 2023 e il quadro generale che ci suggeriscono.

Il bilancio del primo trimestre 2023

Il primo trimestre del 2023 ha visto una significativa riduzione dei consumi di gas in Italia pari al 19,4% rispetto allo stesso periodo del 2022. La sola diminuzione registrata nel mese di marzo è stata del 26,2%, a cui si sommano quelle di febbraio e gennaio.
Tale riduzione dei consumi non è solo da attribuire alle famiglie, ma anche alla grande industria che ha subito una flessione della produzione.

Secondo Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, tale contrazione è confermata anche dalla diminuzione dei consumi elettrici. Nel comparto industriale i consumi sono diminuiti dello 0,9% rispetto a marzo 2022, mentre il Nord, il Centro e il Sud del paese hanno tutti registrato una variazione negativa di consumi di gas.

Tuttavia, nonostante la diminuzione dei consumi, il fatturato delle aziende in valore assoluto non sembra risentirne.

Gas russo in diminuzione del 73,6% ma aumenta il GNL dai rigassificatori

I flussi di gas che arrivano dall’estero segnalano una diminuzione delle importazioni dalla Russi. Nei primi tre mesi del 2023 il calo è del 73,6% rispetto al 2022, a 1,4 miliardi di metri cubi.
L’Algeria è diventato il primo paese fornitore di gas per l’Italia, a seguire Azerbaigian, Olanda, Norvegia e Russia.
Il Gnl che arriva via nave ai rigassificatori è in aumento: nel trimestre, la crescita è stata del 590% con 894 milioni di metri cubi.

La produzione nazionale non riparte

Nota negativa è la produzione nazionale. Dal rapporto del primo trimestre del 2023 emerge infatti la costante incapacità di far ripartire la produzione nazionale, con una diminuzione del 5,5% rispetto allo stesso periodo del 2022.

Efficienza energetica per contrastare il calo dei consumi

Il calo dei consumi e la diminuzione dell’importazione del gas dalla Russia, insieme alla crescita del GNL importato via mare e alla flessione della produzione nazionale, sono segnali di una situazione energetica in continua evoluzione. In questo scenario, è essenziale sottolineare l’importanza dell’efficienza energetica come strumento per ridurre i costi energetici e migliorare la sostenibilità.

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