L’importanza della gestione dell’energia è diventata sempre più evidente negli ultimi anni, sia per ragioni economiche che ambientali.
La gestione dell’energia implica la valutazione e il controllo delle diverse fonti di energia utilizzate in un’azienda o in un’abitazione, nonché l’ottimizzazione dell’uso dell’energia stessa.
Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, una delle sfide che si presentano nella gestione dell’energia è rappresentata dalla comprensione della differenza tra l’energia reattiva, assorbita e immessa in rete e i conseguenti costi aggiuntivi che possono derivare da una cattiva gestione energetica con riferimento particolare alla nuova penale introdotta dal 1 aprile 2023 riferita all’energia reattiva immessa in rete ai sensi della Delibera 232/2022/R/EEL.
Ma facciamo un passo indietro e vediamo innanzi tutto di comprendere di cosa parliamo.

Cos’è l’energia reattiva

L’energia reattiva è l‘energia che viene immagazzinata e rilasciata dai dispositivi elettrici, come i motori e i trasformatori, senza produrre lavoro utile.
L’energia reattiva è necessaria per mantenere il campo elettromagnetico dei dispositivi, ma non produce alcuna prestazione utile.
In altre parole, è un tipo di energia “persa” che non contribuisce alla produzione o alla fornitura di beni e servizi.

Cosa bisogna sapere circa l’energia reattiva assorbita?

L’energia reattiva assorbita si riferisce alla quantità di energia reattiva che viene consumata da un dispositivo elettrico per il suo funzionamento.
A differenza dell’energia reattiva immessa in rete, che non produce lavoro utile, l’energia reattiva assorbita è necessaria per il funzionamento di alcuni dispositivi elettrici, come i motori elettrici.
L’energia reattiva assorbita dipende dalla natura dell’apparecchio elettrico e dal tipo di carico che esso rappresenta sulla rete elettrica. I dispositivi elettrici che utilizzano campi magnetici, come i motori, richiedono un’alta quantità di energia reattiva per funzionare.
La quantità di energia reattiva assorbita da un dispositivo elettrico può influire sulla qualità dell’energia elettrica fornita dalla rete elettrica. L’energia reattiva assorbita può causare una diminuzione della qualità della tensione, con conseguente calo di efficienza e aumento dei costi di gestione dell’energia elettrica.

Nuova penale sull’energia reattiva immessa in rete e l’importanza di efficientare i propri impianti

Come dicevamo, a partire dal 1° aprile 2023, entrerà in vigore una nuova penale per l’energia reattiva immessa in rete, ai sensi della Delibera 232/2022/R/EEL dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas.
Questa nuova misura è stata introdotta per promuovere l’efficienza energetica e incentivare l’uso di tecnologie e dispositivi che riducono la produzione di energia reattiva.
L’energia reattiva è una forma di energia che viene prodotta da dispositivi elettrici come motori, trasformatori e condensatori, ma che non produce lavoro utile.
In pratica, l’energia reattiva è quella parte dell’energia elettrica che non viene utilizzata per alimentare le attrezzature elettriche, ma che è necessaria per il funzionamento dei dispositivi elettrici stessi.
Questo tipo di energia non solo non produce lavoro utile, ma può anche causare problemi alla rete elettrica, come il surriscaldamento dei cavi, la riduzione dell’efficienza della distribuzione dell’energia elettrica e la diminuzione della qualità della tensione.
Questi problemi possono causare interruzioni di energia elettrica e aumentare i costi di manutenzione e riparazione della rete elettrica.
Per questo motivo, l’AEEG ha introdotto la nuova penale per l’energia reattiva immessa in rete.
La penale sarà applicata ai clienti industriali e commerciali che superano una soglia di energia reattiva immessa in rete, determinata in base alla loro potenza contrattuale.
La penale sarà calcolata in base alla quantità di energia reattiva immessa in rete, e sarà destinata a finanziare progetti per l’efficienza energetica e lo sviluppo di tecnologie per ridurre la produzione di energia reattiva.
Questa nuova misura ha l’obiettivo di incentivare le aziende a utilizzare tecnologie e dispositivi più efficienti dal punto di vista energetico e di ridurre la produzione di energia reattiva.
Cosa che può essere ottenuta mettendo in campo una serie di azioni tecniche correttive, che si traducono perlopiù in una serie di interventi tecnici, come la disconnessione dei sistemi di rifasamento quando non necessari.
Tutto questo ha come obiettivo il miglioramento dell’efficienza della rete elettrica e la riduzione dei costi di manutenzione e riparazione, oltre a promuovere una maggiore sostenibilità e una riduzione delle emissioni di gas serra.

Affidati a un gestore della tua energia

L’importanza di affidarsi a un gestore della propria energia, come noi di Eccum Energie, è legata alla necessità di ottimizzare l’uso dell’energia e di ridurre i costi energetici.
Un gestore dell’energia professionale può aiutarti a monitorare il consumo energetico, identificare aree di spreco energetico, implementare soluzioni di efficienza energetica e gestire le tariffe energetiche per garantire il risparmio sui costi energetici.
Inoltre, un gestore dell’energia può aiutarti a valutare l’uso di fonti di energia rinnovabile, come l’energia solare, e a implementare soluzioni di produzione e utilizzo di energia verde per ridurre l’impatto ambientale e promuovere la sostenibilità.
In sintesi, affidarsi a un gestore dell’energia professionale può avere un impatto significativo sulla riduzione dei costi energetici e sull’aumento dell’efficienza energetica, garantendo al contempo un impatto positivo sull’ambiente e permettendoti di evitare eventuali penali circa l’energia reattiva immessa in rete.
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